#Ciollansia, Il libro nero del disagio – Andrea Cerrone

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Andrea Cerrone (che io chiamerò Andreino perché dare confidenza a buffo è il punto fermo di questo blog) ha questa pagina Facebook che si chiama Insanity Page ove scrive e condivide cose simpatiche che la gente simpatica a sua volta ricondivide creando un turbine di condivisione e di simpatia che effettivamente a me un po’ di ansia la mette. E me ne metterebbe soprattutto essere nei panni di Andreino, che gestisce una pagina con 2 trilioni di piacitori: anche se, vivvaddìo, beato lui: la mia ad oggi ne avrà circa 200*.

Però.
Una volta che hai i piacitori il gioco è fatto, dannazione!
No?
Eh sì…
Che non lo scrivi un libro?
Cazzo ormai li scrivono youtuber di 14anni, che fai Andrei’?
Ti fai pregare?
Andrei’, esci ‘sto libro, fa’ il bravo…!
E Andreino giustamente lo esce. Edizioni Loescher, direte voi. No, Longanesi.

E che fanno Longanesi e Andreino? Fanno er tassello!
Il tassello, come col cocomero. Pe’ assaggia’, capito? E’ onesta, ‘sta cosa.
Vai qui e ti scarichi un estratto che credo siano le prime 30 pagine del libro, e poi:
– Se ti piace l’estratto ti precipiti in libreria bruciando tutti i semafori che incontri e vai ad accattartelo.
– Se ti fa schifo vai sulla pagina di Andreino e lo ricopri di insulti dandogli la colpa dell’impoverimento culturale, dell’impoverimento economico e dell’impoverimento dell’uranio.
– Se non lo comprendi perché non è il tuo tipo di umorismo e non vedi perché dovresti spendere dieci ricchissimi euro per qualche massima e dei disegnini fattiaccazzo sparsi qua e là ma hai un blog che parla di libri ed una volta tanto vuoi essere attuale e parlare del libro del momento cercando di stroncarlo come se fosse mercoledì e tu fossi Michela Murgia ma nel contempo sforzarti di notare quanto ci sia di buono perché hai paura che migliaia di utenti ti vengano aizzati contro dall’Andreino furioso, in quel caso scrivi un articolo tipo questo.
Articolo che è quasi finito, tra l’altro. Manca solo di mettersi nei guai col copyright allegando qualche fotogramma della preview che ho scaricato, creando così una preview della preview.

Per esempio, queste qui a fianco sarebbero tutte osservazioni simpatiche se uno le trovasse nell’incarto di un cioccolatino; o come già accade, se uno le prende da una pagina e le condivide sui social con gli amici a cui vuole dedicarle.

Ma scriverle in un libro mi sembra una cazzata, in aggiunta al fatto che la cosa di oltre gli 80 secondi non è più una nota vocale ma un sequestro di persona è una battuta che ho sentito fare a mia cugina Maddalena riferita però ai 40 minuti di cottura del riso integrale, che se permettete è anche molto più azzeccata.

Però poi voi come al solito fate comecazzivipare, eh..: se siete fan della pagina e da tempo prendete in presitito battute per fare gli spiritosi in giro magari è anche giusto che paghiate ‘sti dieci euro di tassa. Ma altrimenti non vedo motivi per comprare il libro nero del disagio, soprattutto se siete disagiati economicamente.

#godsavethetassello
#magodsaveanchetheestratto
#estrattoisbetterthanthecentriguga

 

Ciao, un bacio per ugina.

 

P.S.
Aò, magari dopo le prime trenta pagine il libro spicca il volo e diventa la pietra miliare che scandirà la via che seguiremo nei secoli a venire, eh… Io non posso saperlo.
E poi. Ma quanto è sbagliato ed ipocrita parlare bene o male di un libro basandosi solo su un estratto di trena pagine. Cioè, veramente…
Però tanto chi legge queste pagine non viene di certo a cercarvi concigli pegli acquitti.

 

*Visitando la pagina Insanity Page su Facebook ho notato che 22 persone tra i miei contatti la seguono. Questo significa ad occhio e croce che tra i miei “amici” c’è più gente che segue la sua pagina che la mia. Per dire, eh. Amici. Vabbè va’…

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