Ma in seguito a rudi scontri – Giuseppe Culicchia

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Questo libricino è molto carino soprattutto perché parte da un concetto a me molto caro, riassumibile con due parole: Juve merda. E questa cosa non è che esce fuori pianopiàno, no: viene scritta lì, subito, prima dell’inizio, nel paragrafetto in alto a destra sulla paginetta bianca, lì dove tutti gli scrittori mettono le citazioni filosofiche di Lord Byron o dei loro padri putativi, oppure scrivono dediche tipo: a Giulia e Massimo, grazie per i popcorn intinti nella ‘nduja pastellata.

Con la premessa dello Juvemerdismo quindi mi rilasso repentino e mi dispongo bene verso quello che a me sembra essere un racconto breve nonostante in copertina ci sia scritto Romanzo. Vi si romanza (o racconta brevemente) di due amici, un fascista ed un nazista, che verso il finire della guerra, all’alba della Liberazione, se ne vanno in giro per Torino con la loro BMW R75 (nella foto qui sotto, presa su flickr dal profilo di chissacchì) tra bar, prostitute e stadio, dove è in scena il derby Juve-Toro del 1 aprile 1945, valido per la coppa Pio Marchi.

Da un articolo de La Stampa che racconta quanto accaduto il giorno prima, Giuseppe Culicchia detto Peppe estrapola il titolo di questo romanzo: […]. Segnava ancora Sentimenti III ma in seguito a rudi scontri s’accendeva una mischia fra elementi delle due unità, con la partecipazione anche di estranei, e la partita subiva un’interruzione di oltre mezz’ora. […].

Leggendo la storiella si fa subito chiara la dicotomia tra il fascista italiano, rozzo macho spavaldo superuomo bellimbusto (BoboVieri), ed il nazista tedesco, mutilato sconfitto riflessivo (una volta magari fòrse KlausAugenthaler – ma ormai al massimo ThomasStrunz). Muore suicida quest’ultimo, sopravvive alla guerra e vive prosperamente il primo. Come a dire: ‘n ce pensa’ troppo che te fa male.

Il libro è molto godibile e la storiella, eccezion fatta per la breve parentesi del bar dove siede e complotta la triade Moggi-Giraudo-Bettega a nomi invertiti, è plausibile e scorrevole.

Una cosetta leggera, simpatica e arricchita sia dall’anti-Juventinismo che dal fatto ribadito un paio di volte che il fratello dell’ufficale SS è stato ucciso ad Anzio. E quindi daje Anzio!

Ciao.

E comunque fallo di Mauro su Tricella.


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