Bernardo Cavallino – Mattia Labadessa

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Passaggio 1.

Mattia Labadessa chissà da quant’è che fa vignette. Mi ricordo questo uccello giallo su Facebook sulle bacheche di più di qualcuno. Eravamo ancora nel neolitico.

Passaggio 2

Se hai successo su Facebook o sui social in genere sei come e meglio di uno che esce da un talent: hai già un pubblico a cui vendere il tuo prodotto, sia esso un disco, un libro, un fondotinta o una colla per fare lo slime coi glitter e l’uvetta passa.

Passaggio 3.

Il passaggio 3 è il cinema, che è come una laurea. Partono in tanti, ma sono pochi gli spermatozoi che arrivano all’ovulo, cioè ad un risultato decente*. Per fortuna qui siamo ancora al passaggio 2, quindi orsù torniamovi.

Il passaggio 2 (versione ampliata).

La badessa per adesso è ancora nel suo territorio, nel suo convento, nel suo ecosistema, nel suo habitat, a casa sua, nel suo studio, insomma è un fumettista che fa i suoi cazzo di fumetti e crea il prodotto di cui anche io sono appena diventato pubblico, audience, percentuale di fatturato. La badessa quindi è bello confident, si mette lì e crea il suo libro – che poi, visto che io arrivo sempre tardi, sicuramente non sarà né il primo né il secondo (e infatti è il quarto, ho controllato).

Preso su Amazon, versione kindle. In offerta. Pagato nonmiricòrdo. I personaggi sono tutti uccelli, mi sembra di capire piccioni. Tipo Walt Disney però italiano: Walter Disnoli. Titolo della questura: Bernardo Cavallino. Titolo degli organizzatori: Uh, Nora: sola ti vorrei.

Bel libro, storia che inizia tardivamente e finisce all’improvviso. Spunti di Inception. Una serie di dentrofuòri dentrofuòri, quindi un po’ di Sarrismo. Qualcosa anche di Zeman, forse la voglia che ti fa venire di accenderti una sigaretta. Poi un pizzico di Beckett, e infine una bolla di uallera necessaria per il pathos.

Incrociamo le spade che poi arriva Porthos. E se poi arriva Godot? Ce lo facciamo andare bene. E se invece ci coglie la morte? E se ci coglie la morte, Pazienza (vero, Andrea?).

Oggi è così.

Ciao.

* Come esempio possiamo portare i The Pills, tanto forti su Youtube quanto deludenti al cinema. Stessa sorte toccata ai The Jackal. Per non parlare dei The Ficienti (cioè ho visto che esistono veramente, ma io volevo solo fare la bbbattùta, eh…).