La Mafia Spiegata ai Bambini (L’Invasione degli Scarafaggi) – M. Rizzo, L. Bonaccorso

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Bisogna eleggere il/la rappresentante di classe e tocca a me andare alla riunione. Non prima però di essere stato messo in guardia da mia moglie: occhio a non farti tirare in ballo dalle altre mamme! Quindi io ho un solo obiettivo: tornare a casa senza essere diventato il rappresentante di classe.
Ci riesco, ma mi incastrano a fare il segretario: ‘na cosa tipo lo scrutinatore. Ci può stare, penso. Ma il cipuòstare ormai lo associo automaticamente a Rafa Benitez, e ‘sta cosa non mi fa stare tranquillo, anche se comunque sono salvo al di là di ogni previsione, come la Reggina di Mazzarri. Devo solo stare due ore in quest’aula a rompermi un pò i coglioni.

E così, mentre sto lì in classe che me li rompo, rattoppo al volo uno scaffale semidistrutto e noto questo libricino. E’ edito da Beccogiallo, cioè la stessa casa di questo libro su Bob Marley già trattato nel blog (cosa che non fa molto curriculum, lo so), ma anche la stessa di un altro libro che avevo letto tempo fa su Peppino Impastato, sempre in stile graphic novel. E tra l’altro questo è firmato proprio dagli stessi autori, a cui evidentemente preme sottolineare quanto la mafia sia una cosa brutta assai.

E’ un libro per bambini, come scritto nel titolo, e per bambini infatti è anche la trama: alcune persone che si comportano in modo malavitoso assumono le sembianze di scarafaggi, e da qui parte un’epidemia che colpisce chiunque decide di assumere gli stessi comportamenti, ma anche chi decide di non ribellarsi. In pratica nel giro di poco tempo a Castelgallo sono quasi tutti scarafaggiati, tranne pochi virtuosi. Questa minoranza armandosi solamente di gesti buoni riesce a convincere le persone scarafaggiate che è conveniente ritornare ad essere perbene, e così l’epidemia è sconfitta, l’unità trionfa sul facciamociognunoicazzipropri, Castelgallo è libera. Tutti felici e contenti, ‘nnamose a magnà ‘na cosa che m’è venuta fame.

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L’ho già detto e lo ripeto: è un libro per bambini, e quindi non c’è da aspettarsi molto. Però comunque gli autori si prendono la briga di dare un valore a questo piccolo testo facendo una cosa molto utile, e cioè quella di spiegare a uomini e donne del futuro il significato di alcune parole che sicuramente i piccoli sentono o sentiranno in giro, al telegiornale, al bar, creando un breve dizionario circostanziato all’intreccio. Si scopriranno quindi i significati delle parole mafia, omertà, usura, cosca e così via.

Un libro carino utile e veloce, ma, purtroppo, di fantasia.

 

Ciao, picciotti.

 

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