Do’s and Don’ts – Todd Parr

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Mia figlia l’ha adorato dal giorno 1.

Acquistato in Inghilterra e consegnato a mano dal mio amico Francesco, è un libro che la mia pupa ama farsi leggere da quando ha tre anni. Anche adesso che ne ha quasi sei, se lo incrocia per casa lo ritira fuori: papà/mamma, stasera me lo leggi?

I Do’s e i don’ts sono le cose da fare e da non fare. In ogni pagina, disegnata in modo molto semplice, marcato, tremolante e colorato, tanto che il tratto e la grafia sembrano proprio quelli di un bambino, ci sono esempi di quello che conviene fare o non fare. Il libro è scritto in inglese, ma è ovviamente molto semplice da leggere, anche se non avete il Proficiency di Cambridge.

Do brush your teeth after every meal; don’t brush with peanut butter: va bene lavarsi i denti dopo ogni pasto, ma non con il burro di arachidi! La maestrina che è in mia figlia è contenta perché inventa storie su quanto sbaglino i suoi pupazzi o suoi amichetti nei comportamenti di tutti i giorni; io mi sento un supereroe perché faccio un figurone con l’inglese e sembro la traduttrice simultanea che accompagnava tutti gli ospiti stranieri da Costanzo. E in aggiunta a tutto ciò, lei tiene a mente dei semplici insegnamenti, tra i quali quello di aiutare la mamma a passare l’aspirapolvere, ma di fare attenzione a non aspirare il gatto!

Lo stile è semplice, il disegno immediato, le tematiche divertenti, il pubblico in visibilio, e il criaturo si addormenta felice. Il libricino è a tutti gli effetti un libro ignorante, anche perché le dimensioni ridotte (sarà più o meno un 12×12 cm) e la copertina di cartone fanno in modo che resista all’impeto del bambino cresciuto a plasmon e ormoni.

 

British Ignorance for a good night.

 

Sweet dreams (are made of this…).

 

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