I bambini sardi non piangono mai – Gesuino Némus

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Gesuino Némus è sia lo pseudonimo dell’autore che il nome di uno dei personaggi principali nei libri che l’autore scrive. O almeno: ne La teologia del cinghiale era il personaggio principale, qui è più un coprotagonista, insieme al capitano Terrevazzi. E questo caso di omonimia è una cosa particolare perché sia ne LTDC che in questo libro qui, IBSNPM, il Gesuino personaggio scrive libri proprio come il suo autore e creatore, il suo Geppetto. Quindi si chiamano alla stessa maniera e hanno la stessa passione per la scrittura. Ora, ragioniamo. Il Gesuino personaggio è e sa di essere squilibrato. Lo sarà e saprà di esserlo anche l’autore dietro lo pseudonimo?

Boh, checcazzonesò. Guardate che faccia, vedete un po’ voi…

Foto di Matteo Locci aka Gesuino Némus presa senza autorizzazione dal sito Lucia Libri (link qui).

Il libro è bello. Pure questo è intriso di Sardegna zeppo zeppo fitto fitto che se lo sollevi e lo metti di sbieco vedi che escono delle gocce che quando cadono fanno aiò! La storia anche stavolta ha a che fare con gente che sparisce e riapparisce, morti misteriose, confessioni impossibili e soluzioni miracolose.

Il filone che si va delineando, mi pare, è quello della non facile vita delle forze dell’ordine che si trovano ad indagare fattacci in un territorio (ricordiamolo: l’Ogliastra, nel paesino immaginario e sperduto di Televràs; ma non basta, dobbiamo andare sul cucuzzolo del paesino che già di suo è irraggiungibile: su Cuccuru) dove nessuno parla. Forse per motivi radicati nella loro essenza sarda, forse per onore, forse per rispetto, forse per mancanza di vocaboli, forse per omertà, forse per senso di inferiorità nei confronti del genere ovino, forse non lo so e sparo cazzate, forse non lo sanno nemmeno loro. Anzi loro non lo sanno di sicuro, visto che sono personaggi inventati da un altro.

Fattostà che alla fine l’assassino o gli assassini fanno come i nodi, e vengono sempre al pettine. Vuoi per la bravura delle forze dell’ordine, vuoi per l’aiuto sempre prezioso ma non sempre cosciente di Gesuino, vuoi per una serie di avanti e indietro nell’arco temporale che sembra quasi di stare in groppa a Kilgore Trout.

Un libro di genere poliziesco, poliziottesco, giallesco, intrighesco.

Un libro che può piacerti anche se non ami il genere, però.

Pensa: anche se non ami il genere umano.

Anche se sei ignorante come me.

Ciao.

Maperò mi congedo facendo spallucce e snocciolando a casaccio la versione sarda della celebre frase di Jessica Rabbit: Parìa’ nàxiu oicci.

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