La dieta anti acido – Jonathan Aviv

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Il motivi per cui potreste incappare in un libro come questo sono abbastanza chiari, anche se potrebbero essercene altri, come ad esempio il fatto che dopo la partita a Padel il vostro compagno di squadra, John Turturro, ve ne abbia parlato bene.

Nel mio caso invece (ma anche infatti e purtroppo) la soffiata è arrivata dalla mia sorellona, nota e pluripremiata erborista, naturalista, alcalinista, apripista, sperate che non insista.


Dette tutte queste inutili cose ci tengo a dirne un altro paio, altrettanto inutili.

La prima.

Il libro è scritto molto bene, si legge molto bene e spiega molto bene il fatto che mangiamo tanta merda perché non ci vogliamo molto bene.

La seconda.

In sintesi i cibi acidi – bibite gassate, quasi tutti gli alcolici, cibi in scatola, merda varia – fanno male al reflusso gastroesofageo. Ma non solo: potreste avere il reflusso senza il sintomo del succo gastrico che si arrampica come uno stagnaro nel pozzo cartesiano e risale il vostro esofago. Avete una tossetta del cazzo? Potrebbe essere reflusso. Raucedine? Potrebbe essere lui. Mal di testa? Stessa cosa. In sostanza il reflusso si manifesta in vari modi e voi/noi/tutti potremmo accorgercene troppo tardi, quando la pepsina avrà corroso pure li mortacci nostri e l’oncologo dirà che intanto cominciamo con la chemio, e poi vediamo come va…

La terza.

Un’analisi approfondita fatta da un otorinolaringoiatra che si occupa di reflusso 24/7 è sempre utile, soprattutto quando scende nei particolari e ci dice esattamente quali cibi evitare e con quali sostituirli. L’unica cosa di questo libro che mi fa storcere la bocca già non drittissima è la chiosa finale sull’importanza dell’attività fisica quotidiana ma soprattutto della rimozione dello stress dalle nostre vite. Questo mi porta a scrivere un paragrafo qui sotto intitolato Graziearcazzo.

Graziearcazzo

Quando il dottore, qualunque dottore, anche il podologo, dice la parola Stress, io mi stresso. Perché alla fine quel problemino, quel fastidio che ho, in misura sempre variabile, anche è un po’ colpa dello stress. Poi quando si passa alla dieta, e lo specialista mi chiede di fare colazione con semi di chia e yogurt di struzza allora altro che stress, lì mi sale proprio la bile. Eh, sì, perché il dottore, che alla mia salute ci tiene, mi chiede di ridurre lo stress e di mangiare sano, masticare lentamente, più volte al giorno e senza eccedere nelle quantità, alternando spuntini ai pasti principali. Che cazzo di lavoro pensa che io faccia, dottore? Il violinista? L’opinionista? Come dice, dottore? Sono 80 euro? Ah, sì, ok. Ecco a lei.

In conclusione.

Il dottor Aviv scrive un libro utile soprattutto nella sua parte medica, quella in cui descrive cosa accade nel nostro corpicino. La parte della dieta non dico che sia meno utile ma valgono le osservazioni fatte nel paragrafo sopra. Alla fine un libro utile, ma che al momento non mi sta cambiando la vita.

Ciao

Stay hungry, don’t stay acid.

2 comments

  1. Il libro efficace per conoscere l’origine di tutti i mali: il cibo e lo stress!

    Se sei stressato, per compensare lo stress mangi cibo spazzatura e stai peggio.

    Se invece segui un’alimentazione attenta e rigorosa ti stressi perché vorresti mangiare il cavolo che ti pare.

    Non se ne esce…

    A meno che non smetti di stressarti, e ascolti la voce del tuo corpo che ti dice quali sono gli alimenti che dovresti evitare e quali sono invece quelli più adatti a te!

    Ascoltando il corpo potrai verificare le reazioni agli alimenti (spesso immediate ed eclatanti) e alle situazioni (altrettanto immediate ed eclatanti), cercando di evitare le une e le altre.

    Esageri con il caffè e lo stomaco si fa sentire? Riduci il caffè!

    Sei in una situazione sentimentale che ti rende infelice e il tuo stomaco si fa sentire? Esci da quella situazione!

    Gli esempi possono essere tanti, ma la costante è: il tuo corpo ti manda segnali che costantemente ignori.

    Ti sembra bello?

    Ignorare i messaggi inviati dallo strumento (il tuo corpo) che ti consente di vivere, mi sembra poco furbo, non credi?

    Vuoi restare in salute, ma fare come ti pare?

    Mettiti in ascolto dei segnali: un po’ alla volta imparerai a riconoscerli, e sarai grato al tuo corpo per averteli inviati in tempo.

    Uscendo o cambiando alcune situazioni esistenziali potrai stressarti di meno, e la conseguenza sarà che non avrai bisogno di mangiare cibo inadeguato.

    Il corpo ti parla in continuazione: devi solo ascoltarlo e seguire la tua profonda saggezza.

    Non vuoi ascoltare il tuo corpo?
    Fottiti.

  2. Grazie, coach, per il bellissimo commento – che nel mio caso avresti potuto ridurre anche solo all’ultima riga. Un abbraccio e tanti baci.

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