#everychildismychild (parte 3) – Artisti Vari

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Quella che stai leggendo è la terza ed ultima parte del libro, le undici storie rimaste.
Il resto del libro, le informazioni sulla Plaster School da costruire in Siria, il prezzo, gli artisti e gli illustratori che hanno contribuito, le altre 22 storie, trovi tutto qui e qui.
Le storie:

Edoardo Leo racconta una scarosanta storia di un bambino che non vuole più nascere perché giustamente dice ma che cazzo nasco a fa’, ma che noo vedi che schifo qquà ffòri, ma che ve dice ‘a testa, io rimango qua. Però poi la madre lo convince come fanno tutte la madri con i figli: promettendogli cose. Quasi vero.

Vinicio Marchioni ci racconta della goccia di pioggia egoista che pensa solo ai cazzi suoi ma poi capisce che senza le altre gocce lei sarebbe persa. Meltin drop.

Paola Minaccioni ci parla del nero lutto di chi non ha niente a parte avere tutto. Ma lo fa davanti ad una armadio, ed in maniera meno brillante di Caparezza. Vanity Unfair.

Gabriella Pession incontra il ghiaccio e capisce che senza di lui non può stare più. Ice Ice, Baby.

Lillo ricorda che il momento più felice della sua vita è quando ha ricevuto in dono un fortino per i soldatini. Italian sniper.

Violante Placido racconta una storia carina che si chiama Sole e Ombra dove Sole è il nome di una bimba e Ombra il nome di un lupo. Poi gli eventi si intrecciano un po’ alla viva il parroco ma fa niente, il tentativo è nobile. Lupo ululì.

Vittoria Puccini la butta in caciara con Nina, goccia d’acqua trasformata in donna che dove va piove e allora arriva il saggio che non è solo il saggio ma il dio del cielo e quindi tutt’apposto. Confusion.

Saturnino in modo lineare ci spiega che lui suona il basso perché è uno strumento che con le sue vibrazioni arriva a tutti, anche a chi non sente. Mi ami, bass?

Daniele Silvestri parte da c’era un volta un re, seduto sul sofà. La storia è carina, in tema con il tema del libro sia per ambientazione che per titolo. Però gli porto ancora rancore per avermi sequestrato al concerto dell’Auditorium l’anno scorso. Slim Shady.

Sofia Viscardi è felice quando sta con le sue amiche, così unite anche se così diverse, e noi siamo contentissimi per lei. Pianeta donna.

Luca Zingaretti da piccolo aveva paura di tutto fino a quando gente felice gli ha spiegato che bisogna guardare le paure negli occhi per sconfiggerle e quindi fine della favola. No fear.

 

Il libro è finito, andate in pace.
Ma soprattuto compratelo perché c’è gente che si è spesa ed è una bella cosa.
Ma c’è anche gente che si è spenta e questa invece è brutta.

 

#infinalesotuttifiglinostri
#perònoninsensoletterale

 

Ciao.

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