Giganti – Paolo Beneforti

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Questo libro è una cosa a metà strada tra l’essere a metà strada ed il non partire nemmeno.

E mentre stai lì che cammini pianopiàno ad un quarto di strada pensi se è meglio continuare o tornare indietro.

E mentre pensi questa cosa intanto fai le cose che sai fare – disegni le cose che sai disegnare.

Cioè i pesci, i palazzi, le cartine geografiche, roba così.

E poi parli dei libri che ti hanno ispirato. Ti accendi il sigaro e mentre disegni le cose che sai disegnare e dici le cose che sai dire pensi che alla tua arte non vuoi aggiungere niente, che è bella così com’è, e quindi ciao.

E quindi, caro Paolo Beneforti detto Paoletto, grazie per avermi dato accesso alla tua arte contaminata.

Grazie per le tue perle di saggina. Tutte vere, tutte azzeccate.

La prossima volta però metti solo le tue tavole – magari coi titoli – e rompi meno i coglioni con il filo logico che magari mentre stai lì in mezzo la strada a disegnare come un madonnaro passa una macchina e ti investe.

E poi il filo logico deve venirlo a cercare la scientifica…

Ciao, eh.

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