Nina, che disagio – Ilaria Palleschi

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Ci sono vari modi di essere pronti nella vita. E varie cose per cui esserlo.

R u ready? si chiede. I was born ready! si risponde. Perché la prontezza è una qualità. La prontezza nella risposta, nella reazione ad una situazione. Perché bisogna essere “pronti a tutto”: ready to rock!

Come rispondi quando ti chiamano al telefono?… Ecco, appunto.

Ma pronti per che? Per cosa? Si è pronti a morire per un ideale? O meglio, si è pronti a vivere per un ideale? Si è pronti alla sconfitta, alla vittoria? A una perdita? Mmm…, mica lo so.


Ilaria Palleschi crea questa GN che è un piccolo capolavoro di semplicità* e poesia. Una storia intima ma pubblica, che si alterna in un dentro-fuori dentro-fuori che nemmeno il calcio di Sarri al Napoli. Le citazioni sono simpatiche, i dialoghi con il lettore anche, veramente non ho trovato difetti a questo racconto. Anche i disegni – e sapete che non mi esprimo perché non sono in grado – sono delicati con tinte sparse di goffaggine, ma molto godibili e diretti. Insomma un fumetto veramente carino.

Leggetevelo perché merita.

Ah, e io l’ho letto da pc, eh… Magari dal vivo, con la carta spessa 4mm e profumata alla lavanda che usano quelli di Bao sarebbe stato ancora meglio…

Ciao.

* Io dico semplice come se fare una cosa semplice fosse semplice come fare la pasta al burro. Magari capita Ilaria Palleschi su ‘ste pagine, legge “semplice” e dice limortaccitùa, semplice ercazzochetesefréga, c’ho messo sei anni a scrive ‘sto fumetto, chettepiassencòrpo!… e roba carina così…

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