Kuore nella notte – Stefano “S3keno” Piccoli

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Prendi un cuoco navigato, tal Stefano S3keno Piccoli, b-boy delle prime ore, amante dell’Hip Hop a 360 gradi, fondatore di riviste, fanzine e tantialtricàzzi. Uno che ne sa, quindi, classe 1970.

Prendi una spesa fatta bene nei migliori mercati rionali, spezie e aromi selezionati per dar vita alla zuppa del secolo. Adesso apri le buste e comincia a sistemare le cose sul banco da lavoro. Cosa abbiamo? Vediamo:

– Roma, Centocelle, anno del Signore 2013.
– Writers, 2 crew, Buoni vs Cattivi, pezzi vs throw-ups.
– Musica, Colle der Fomento, Assalti Frontali, Lou X, Neffa, Sangue Misto.
– Un metronotte* che odia la sua vita complicata e ama complicare quella degli altri.
– Amore, in varie forme.

Mbè, oh: niente male. E allora daje!
Il cuoco bravo ed esperto c’è, gli ingredienti bastano pe’ fa’ ‘na guerra…
E allora daje!
Ehi dj, spigni play, si ce sei…

E invece no, come canticchierebbe Coez.
Non ci siamo.
E non tanto per il fatto che nel 2013 si ascolti solo musica di 10/20 anni prima, legata all’immaginario di chi disegna le tavole e non a quello di chi sta nelle tavole e dipinge i muri. E nemmeno per il fatto che i disegni si alternino tra alcuni che sembrano bozzetti e altri invece più curati nei dettagli, perché questa è una cosa che può essere voluta e quindi magari è meglio se mi faccio i cazzi miei.

Non ci siamo perché sembra che si vogliano mettere troppi ingredienti in un piatto solo. Le tante frasi estemporanee in bocca ai personaggi, così come i testi di canzoni in sovrimpressione, sembrano voler riempire di credibilità una storia dalla trama incompleta, come se S3keno mentre la concepiva si fosse accorto della mancanza di qualcosa e avesse sopperito con infarciture di street knowledge buttate un po’ a casaccio.

Qui sotto, ma è solo un esempio, il protagonista, il writer Kuore**, cita un pezzo storico dei Colle der Fomento, seguito da uno Yeeeah!… Ecco: mo tu me devi trovà uno che a Roma ascolta i Colle e dice “Yeeeah”. Trovo proprio in questi piccoli ma molto significativi dettagli, il concetto romano del parlacomemàgni, dei blocchi emotivi che non mi permettono di godere appieno degli sfondi, dell’aria che puzza di spray e delle caccole colorate del giorno dopo.

Il tentativo è lodevole, il risultato meno.
Troppi elementi (saranno 107?..) rischiano di diventare solo un elenco, come nell’intro del pezzo Rap Italiano di Egreen:
La tensione, la rivalsa, i beef, gli scazzi e i props
Gli uprocks, i b.boys, la calle, le Air Force
Dal Bronx a Milano, a Varese a Hong Kong
Da Prince Paul a Saigon, da Prodigy a Large Pro
Kassovitz, Cut Killer, Edith Piaf nei blocks
L’FN, il metallo, Fuxia, TAF, i boss
Le suburbane sotterranee da Banos a mio fratello Rocks
Le tecniche sui 45 giri dei pro

Sempre rispetto verso chi spinge, ma si poteva fare meglio.
Se vedèmio.

 

* Il metronotte si chiama Ivano. Oh, magari è una caso, ma a Roma anni fa c’era un metronotte che rappava e rispondeva al nome di Ivano30. Io non lo so se ‘sta cosa è voluta o meno, ma se lo fosse mando un abbraccio a S3keno che mi ha fatto tornare in mente quel pazzoscatenàto.

**L’uso della K, uno dei virus mai debellati degli ultimi anni, in questo fumetto risulta tollerabile 1. per l’età anagrafica dell’autore, 2. perché è probabile che si porti dietro l’uso di questa lettera dai tempi (ce l’ha anche nel nome) e 3. perché infatti la usa solo nei nomi, Kuore, Kane… Cioè non scrive cose tipo Ci bekkiamo dopo…

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