Posted by Di Mattia Torre tessevo le lodi qui, quando ho letto In mezzo al mare.
Quest’altro libro è forse anche migliore. Racconta di malattia e di sanità pubblica. Dell’impatto emotivo su chi da persona, cittadino, padre, marito, diventa “paziente”. Di medici, di infermieri, di chirurghi. Di speranze di vita, di paura di morire. Quella che certo non aveva l’autore, morto per la stessa malattia del protagonista – sì, è un romanzo autobiografico – che, a detta della moglie, ha scherzato della morte fino all’ultimo. Come fa anche in questo libro, che fa ridere e piangere allo stesso tempo. Fa incazzare e pensare, mettendosi nei panni di questo e di quello.
Sentite qui sotto che poesia:
Veramente, non saprei cos’altro dire: una perla. Anzi, una cosa c’è: apprendo ora, mentre scrivo queste righe, che esiste una serie tv, con Mastandrea protagonista, basata su questro libro, disponibile su Rai Play. Ma magari già lo sapevate. Io no, per cui per me sarà un piacere vedere e rivivere quanto ho letto.
P.S. (Ma mica mio, eh… io davvero non so che aggiungere)
Ciao.
