Avevo già visto il film.
Il film non è che mi fosse piaciuto poi tanto: l’avevo proprio amato. Visto e rivisto più volte: meraviglioso.
Ho letto il libro, ho amato anche questo.
Più del film? Non lo so.
Perché purtroppo il libro ho potuto leggerlo solo alla luce del film, ancora vivo nella mia mente: Edward Norton*, Philip Seymour Hoffman, per non parlare di Rosario Dawson. Ed è stata una lettura emozionante, con tinte grigie al sapore di tuffo nel passato.
Un libro – uno di quei libri – che ti riconcilia con la lettura.
Anzi posso dire che questo è proprio il prototipo di libro ignorante: ritmo, spessore, colpi al corpo, movimento, sguardo in cagnesco, ceretta sulla lingua. Davidino è bravo: diretto, scarno, chirurgico.
Bello. Un viaggio a New York con pochi spicci.
Insomma, un bomba.
Empire State of mind.
Ciao.
* Il protagonista delle vicende, Monty, è più fico di Edward Norton: Spike Lee avrebbe dovuto farlo interpretare da Brad Pitt.